Questa tipica usanza dei matrimoni celebrati in Sardegna viene chiamata Sa ‘ratzia, che significa “la grazia” e si dice provenga addirittura dall’antica Grecia.
Si prepara un piatto che contiene simboli di abbondanza e prosperità, come riso, grano, sale, caramelle, uva, ecc.
Il piatto rappresenta la famiglia di origine e romperlo sarebbe un modo di augurare agli sposi di non dover più tornare alla casa materna, di non divorziare.
All’uscita della sposa da casa o al termine della cerimonia delle nozze in chiesa si usa rompere il piatto. La mamma è l’unica a farlo quando avviene all’uscita da casa. Dopo la cerimonia invece si può dare il compito ad una parente o amica.
Si lancia prima il contenuto del piatto verso gli sposi e gli invitati, poi si getta a terra il piatto con forza.
Se il piatto non dovesse rompersi non sarebbe un buon segno, e si provvederà a fargli fare un altro volo, finché non va in mille pezzi.